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PAPA FRANCESCO
Le parole
di papa Francesco
in questi
ultimi giorni
domenica 16 novembre 2014 - Angelus in Piazza San Pietro
Gesù non ci chiede di conservare la sua grazia in cassaforte! Non ci chiede questo Gesù, ma vuole che la usiamo a vantaggio degli altri. Tutti i beni che noi abbiamo ricevuto sono per darli agli altri, e così crescono. È come se ci dicesse: "Eccoti la mia misericordia, la mia tenerezza, il mio perdono: prendili e fanne largo uso".
Il perdono, che il Signore ci dona specialmente nel Sacramento della Riconciliazione: non teniamolo chiuso in noi stessi, ma lasciamo che sprigioni la sua forza, che faccia cadere muri che il nostro egoismo ha innalzato, che ci faccia fare il primo passo nei rapporti bloccati, riprendere il dialogo dove non c’è più comunicazione…
Il Signore non dà a tutti le stesse cose e nello stesso modo: ci conosce personalmente e ci affida quello che è giusto per noi; ma in tutti, in tutti c’è qualcosa di uguale: la stessa, immensa fiducia. Dio si fida di noi, Dio ha speranza in noi! E questo è lo stesso per tutti. Non deludiamolo! Non lasciamoci ingannare dalla paura, ma ricambiamo fiducia con fiducia!
Qualunque ambiente, anche il più lontano e impraticabile, può diventare luogo dove far fruttificare i talenti. Non ci sono situazioni o luoghi preclusi alla presenza e alla testimonianza cristiana. La testimonianza che Gesù ci chiede non è chiusa, è aperta, dipende da noi.
- Papa Francesco -
sabato 15 novembre 2014 - Udienza all’Associazione Medici Cattolici Italiani
lla luce della fede e della retta ragione, la vita umana è sempre sacra e sempre "di qualità". Non esiste una vita umana più sacra di un’altra: ogni vita umana è sacra! Come non c’è una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra, solo in virtù di mezzi, diritti, opportunità economiche e sociali maggiori.
Se vogliamo consegnare migliorato, alle generazioni future, il patrimonio ambientale, economico, culturale e sociale che abbiamo ereditato, siamo chiamati ad assumerci la responsabilità di operare per una globalizzazione della solidarietà. La solidarietà è un’esigenza che scaturisce dalla stessa rete di interconnessioni che si sviluppano con la globalizzazione.
L’economia e la finanza sono dimensioni dell’attività umana e possono essere occasioni di incontri, di dialoghi, di cooperazioni, di diritti riconosciuti e di servizi resi, di dignità affermata nel lavoro. Ma per questo è necessario porre sempre al centro l’uomo con la sua dignità, contrastando le dinamiche che tendono ad omologare tutto e pongono al vertice il denaro.
La dottrina sociale della Chiesa ci insegna che il principio di solidarietà si attua in armonia con quello di sussidiarietà. Grazie all’effetto di questi due principi i processi vanno a servizio dell’uomo e cresce la giustizia, senza la quale non ci può essere pace vera e duratura.
- Papa Francesco -
martedì 11 novembre 2014 - -Lettera ai partecipanti all’Assemblea Generale straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana
Liberi dalle cose e da sé stessi, rammentano a tutti che abbassarsi senza nulla trattenere è la via per quell’altezza che il Vangelo chiama carità; e che la gioia più vera si gusta nella fraternità vissuta.
- Papa Francesco -
domenica 9 novembre 2014 - Angelus in Piazza San Pietro
Il tempio di Dio non è soltanto l’edificio fatto di mattoni, ma è il suo corpo, fatto di pietre vive. In forza del Battesimo, ogni cristiano fa parte dell’"edificio di Dio", anzi diventa la Chiesa di Dio. L’edificio spirituale, la Chiesa comunità degli uomini santificati dal sangue di Cristo e dallo Spirito del Signore risorto, chiede a ciascuno di noi di essere coerente con il dono della fede e di compiere un cammino di testimonianza cristiana.
- Papa Francesco -